Comprare azioni Google: consigli e dritte per guadagnare
Comprare azioni Google è il desiderio di molti, o almeno di chi intravede in Big G un’occasione di guadagno. Un desiderio legittimo, se si pensa che Google è una delle più grandi multinazionali esistenti, in grado di monopolizzare interi segmenti o come minimo di detenere gigantesche quote di mercato ma anche fungere da benchmark, innovare etc.
Insomma, le azioni di Google possono essere una fonte di rendimento, un investimento sicuro. Ciò non significa, però, che guadagnare con le azioni Google sia semplice. D’altronde, si tratta di azionario, un mercato che riserva sempre delle sorprese.
Non basta comprare azioni Google, ma anche saperle gestire, saper approfittare delle oscillazioni. Occorre sapere dove comprare azioni Google. Un “posto” non vale l’altro. Anzi, la questione del “dove” incide sulle speranze di guadagno. In genere la scelta è tra banche e broker. In questo articolo affrontiamo esattamente questo argomento: dove comprare azioni Google, come fare per guadagnare. E’ bene anticiparlo fin dall’inizio: la partita è vinta a mani basse dai broker. Il perché lo spiegheremo più avanti, quando dedicheremo alla questione alcuni paragrafi. In questa fase introduttiva, presentiamo tre tra i broker migliori in assoluto: eToro e Xtb.
Sono broker che vantano centinaia di migliaia di utenti (già di per sé sintomo di affidabilità) apprezzati per la qualità dei servizi, per la capacità di disegnare intorno al trader un ambiente stimolante e funzionale alla creazione di guadagno. Sono anche broker che abbattono le barriere all’entrata, e dunque aprono questo mondo alla gente comune. Le commissioni per il trading online, per esempio, sono azzerate! Sono anche broker innovativi, come dimostrano alcuni servizi.
Il riferimento è al CopyTrader di eToro (che consente di copiare i trade altrui), al Trading X Central di XTB (un servizio di ricezione segnali) e all’incredibile e stratificata offerta di piattaforme di Xtb. Anche a questi broker dedicheremo alcuni dei prossimi paragrafi.
Un focus su Google
Indice
Google non ha bisogno di molte presentazioni. E’ l’azienda di servizi digitali probabilmente più importante del mondo. La sua offerta è tentacolare è va dalle piattaforme per la posta elettronica alle piattaforme pubblicitarie (Adsense e Ads), alle piattaforme video (Youtube). Ha rivoluzionato un mondo, agendo sempre in modo pionieristico e dunque “creando” il mercato, che di fatti ancora oggi domina.
E’ quotata in borsa dal 2004, nel 2012 ha superato Microsoft ponendosi al primo posto per valore capitale. Nel 2015 ha creato una holding, nel quale ha fatto confluire le sue azioni, Alphabet. Tuttavia, per rimarcare la continuità, la sigla del titolo azionario è rimasta GOOG.
Google, una multinazionale in salute
Google è un’azienda in salute, in continua crescita. Ciò è dovuto a tre fattori: una visione imprenditoriale forte e una leadership allo stesso tempo coerente e innovativa; uno stato di fatto che vede un predominio nel mercato; la volontà di aggiornare in continuazione i servizi, senza sedersi sugli allori.
Che sia in salute, lo si nota anche dal fatturato. Giusto per fare un esempio, Alphabet (la holding che detiene Google) ha fatto segnare un aumento del fatturato pari al 17% nel quarto trimestre 2019, portandosi a 46,08 miliardi di dollari. A trainare, nello specifico, sono stati i servizi in cloud, ma i ricavi pubblicitari non hanno comunque deluso.
Perché comprare azioni Google
Ma perché proprio Google? Per alcuni la domanda è retorica, per altri molto meno. Ovviamente, a pesare sulla scelta è la constatazione che Google sia una delle più grandi multinazionali al mondo. Tuttavia esistono alcuni motivi più profondi, che possono offrire evidenze dal punto di vista tecnico.
- Google è un’azienda oligopolista. Google non ha bisogno di presentazioni, ed è altrettanto scontata l’importanza che Big G ricopre nel mercato digital. Tutto ciò ovviamente incide anche sulle performance azionarie.
- Google è un’azienda vivace. Nonostante abbia tutte le ragioni per farlo, Google non siede sugli allori. Anzi è protagonista di un continuo aggiornamento dell’offerta. La quantità di novità che Big G tira fuori dal cilindro è impressionante.
- Google è in fase ascendente da anni. Ovviamente tra alti e bassi, il percorso di crescita di Google non si è mai fermato. Le oscillazioni rimangono numerose, ma le prospettive suggeriscono una crescita nel medio e nel lungo periodo.
Come fare trading azionario con Google
A livello di principio e per quanto riguarda le dinamiche, comprare azioni Google per guadagnare non è diverso da qualsiasi altra azione di una multinazionale. I macro-approcci da mettere in campo sono due, e ciascuno pone in essere due differenti modalità di investimento.
Due approcci differenti
In questi casi, l’investitore è a un bivio.
- Investimento a lungo termine. E’ il classico investimento nelle azioni, quello che propongono spesso i consulenti bancari. Si tratta di acquistare azioni e detenerle per un lungo periodo, in modo da godere dei dividendi.
- Trading azionario. Si tratta di comprare azioni a un prezzo basso e venderle a un prezzo alto, in modo da generare un surplus.
Quale dei due approcci adottare? In realtà, potrebbe dipendere dal singolo. Se però parliamo di prospettiva di rendimento, non ci possono essere dubbi: il trading vince sull’investimento a lungo termine. Ovviamente, è anche l’approccio più complesso da mettere in campo.
Banche vs broker
Se il vostro scopo è fare trading, la partita, lo abbiamo già anticipato, ha un vincitore indiscusso: i broker. I motivi sono principalmente tre.
- Altro grado di specializzazione. I broker sono nati, anzi progettati per consentire il trading. Per le banche è invece solo un servizio collaterale. E’ palese come questa dinamica incida anche sulla qualità dei servizi.
- Una offerta più ampia. Proprio per il motivo di cui sopra, i broker dispongono offerte più ampie e variegate delle banche. Ovviamente, parlando di Google, questa differenza tende ad appianarsi. Anche le banche, infatti, consentono di comprare azioni Google.
- Minori costi. Questo è un passaggio fondamentale. Le banche “costano” molto più dei broker, e il motivo è palese: sostengono maggiori costi di gestione, e ciò si ripercuote sugli utenti. Discorso opposto per i broker, che sono molto più “snelli”. Anzi in alcuni casi si segnala persino l’azzeramento delle commissioni.
I migliori broker
Di seguito descriviamo nel dettaglio i broker che abbiamo citato a inizio articolo: eToro e Xtb.
Piattaforma: etoro Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: xtb Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
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eToro
eToro è uno dei broker più famosi in assoluti. La sua fama è meritata, dal momento che mantiene costante una certa qualità dei servizi. E’ anche un broker sicuro, come dimostrano le tante licenze in suo possesso, come quella erogata dalla severissima Cysec. Soprattutto, è un broker che si pone dalla parte dei clienti, che si apre alla gente comune. Lo si nota dai costi: il deposito minimo iniziale è di soli 100 euro, mentre le commissioni sono addirittura azzerate.
L’offerta di eToro è abnorme, molto varie e stratificata. Abbraccia tutte le asset class, e ovviamente comprende anche le azioni Google. eToro, poi, è un broker innovativo, e offre alcuni servizi “disruptive”. Il riferimento è soprattutto a CopyTrader, un servizio grazie al quale è possibile scegliere un utente e copiarne i trade, in modo da accedere potenzialmente ai suoi stessi profitti. Stesso discorso per SocialTrading, un vero e proprio social network in cui chiedere consigli, condividere idee e strategie.
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Xtb
Xtb è uno dei grandi nomi del trading. Anzi, è uno dei più conosciuti in assoluto. Ciò non è solo merito di campagne pubblicitarie ben organizzate, ancorché oneste e trasparenti, ma è anche dovuta a una effettiva qualità dei servizi, che raggiunge un livello raro per il panorama dei broker. L’offerta è praticamente sterminata, e in grado di incontrare il vasto ventaglio di esigenze che i trader possono manifestare.
E’ un broker poco costoso, come si evince dal livello commissionale e dalle barriere all’entrata. E’ anche un broker che si pone dalla parte del cliente sempre e comunque, come dimostra l’impegno nella didattica e l’offerta di piattaforme di trading, che si compone di software adatti a ogni occasione: uso del browser, del pc, dello smartphone. Fare trading da cellulare è comodo come farlo da pc!
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Le performance delle azioni Google
La forza “aziendale” di Google, il suo ruolo nel mercato, si riflettono anche sull’azionario. Se si guarda un qualsiasi grafico, si nota che le azioni di Google sono in trend ascendente praticamente da sempre.
Nel 2004, quando ha iniziato il suo cammino in borsa, un’azione Google valeva 54 dollari. Ha iniziato il decennio sfiorando i 300 dollari. A metà decennio, ovvero a gennaio 2015, un’azione Google valeva più di 500 dollari.
Attualmente, la sua quotazione si attesta sui 1.300 dollari. Insomma, una cavalcata vincente, pur tra qualche oscillazione. Ovviamente, le azioni di Google sono suscettibili delle dinamiche tipiche dell’azionario, dunque è capitato spesso che news e trimestrali deludenti (o semplicemente al di sotto delle attese) provocassero qualche calo. Questo fenomeno, a dire il vero, si è verificato a partire dal 2018, quando le oscillazioni hanno iniziato a farsi più profonde.
Il 2019 è stato comunque un buon anno per Google. Ha iniziato con 1.107 dollari e ha concluso con 1.351. In mezzo, un brusco calo dovuto al una trimestrale deludente.
Il 2020 delle azioni Google
Come sta andando il 2020 di Google? Beh, questo è un anno strano. Lo è per tutti a dire il vero, quindi anche per il mercato azionario. Il caos dovuto all’emergenza sanitaria non ha risparmiato le azioni Google. Dal 21 febbraio al 20 marzo ha infatti perso quasi il 30% delle sue quotazioni, per poi recuperare metà del terreno perso.
Com’è possibile che Google, azienda digital, abbia sofferto per una crisi che, di fatto, costringe gli individui a utilizzare i suoi servizi? Il motivo è in realtà chiaro: Google vive degli introiti pubblicitari, e se il tessuto produttivo si sfalda un po’ in tutto il mondo, gli investimenti diminuiscono e a soffrire è anche Google.
Il futuro delle azioni Google
Quale sarà il futuro delle azioni Google? Ebbene, il futuro è incerto, ora più che mai. Questo vale per quasi tutti i titoli azionari, non solo per Google. Big G, anzi, potrebbe essere esposta più degli altri, proprio per i motivi che abbiamo addotto nel paragrafo precedente. Per tutto aprile, ovvero nel momento più acuto del lockdown, Google si è comunque mossa in orizzontale, per poi accennare a una timida ripresa.
Tuttavia è ancora presto per cantare vittoria. Non rimane che stare ad aspettare e mantenere l’allerta su tutte le notizie che giungeranno dall’ambiente economico, produttivo e sanitario.